manifesto dei sogni ad occhi aperti
- 2 set
- Tempo di lettura: 2 min
Un invito a sognare senza dormire, a vivere senza spiegare.
In un mondo che corre, misura, produce, il sogno ad occhi aperti è un atto di resistenza gentile.
Non è evasione, ma ritorno.
Ritorno a sé, al desiderio, alla possibilità.
Questo manifesto non spiega, non insegna, non corregge.
È una raccolta di pensieri lenti, immagini sospese, gesti che non servono ma fanno bene.
È un invito a camminare senza meta, a scrivere parole che non esistono, a guardare il cielo mentre tace.
Qui si sogna da svegli.
Si sogna mentre si versa in tè, mentre si accarezza una pietra, mentre si ascolta una canzone che non si conosce.
Si sogna con il corpo, con le mani, con la malinconia che non chiede di essere guarita.
Il Manifesto di Sogni ad Occhi Aperti è per chi sente troppo, per chi si perde spesso, per chi non ha fretta di arrivare.
E' per chi sa che il gesto inutile è il più necessario di tutti.
Benvenuti.
Il cielo non ti dice nulla.
Ma ti guarda.

Questo manifesto dei sogni ad occhi aperti è un invito a lasciarsi sorprendere, a leggere tra le righe del quotidiano, a trovare poesia nei gesti più semplici. Ogni immagine, ogni parola, è una finestra aperta su un mondo dove l’assurdo convive con il bello, dove l’immaginazione è l’unica regola.
Pronti a entrare?
Crediamo nei sogni che non chiedono permesso.
Quelli che arrivano mentre si cammina, si cucina, si aspetta. Sogni che non si capiscono, ma si sentono.
Crediamo nel tempo che si piega.
Nei minuti che si dilatano quando si guarda fuori dalla finestra. Nell’istante che si allunga quando si tace.
Crediamo nel gesto inutile.
Scrivere una parola che non esiste. Aprire l’ombrello in casa. Accarezzare una pietra liscia. Gesti che non servono, ma fanno bene.
Crediamo nel corpo che sogna.
Nelle mani che ricordano. Nei piedi che cercano. Nel respiro che non ha fretta.
Crediamo nella malinconia gentile.
Quella che non chiede di essere guarita. Che si siede accanto e resta.
Crediamo nella bellezza che si nasconde.
Nei dettagli che nessuno nota. Nelle parole lasciate a metà. Nelle cose che non si mostrano, ma si intuiscono.
Crediamo nel sogno come forma di resistenza.
Sognare è disobbedire al ritmo imposto. È restare morbidi in un mondo che indurisce.
Crediamo nel condividere senza spiegare.
Offrire un’immagine, un suono, un gesto. E lasciarlo andare.
Crediamo che il sogno non sia evasione, ma ritorno.
Ritorno a sé, al desiderio, alla possibilità.
Crediamo che sognare ad occhi aperti sia un atto sacro.
E che chi sogna sveglio non è distratto. È profondamente presente.
E se tutto questo non avesse senso, forse è proprio lì che nasce la bellezza.
Grazie per aver guardato con me, anche solo per un attimo, il mondo da un’altra angolazione.
Spero che ci accompagnerai in questo cambiamento silenzioso del mondo che ci è distante.
S.


Commenti